Perché si installa un antifurto in casa? Principalmente, per evitare che i ladri entrino nella nostra proprietà quando siamo assenti e, oltre al danno causato dalla refurtiva prelevata, danneggino la nostra abitazione. Spesso infatti i danni da scasso superano, per valore, il costo dei beni rubati. Un altro motivo importante è evitare effrazioni mentre siamo in casa o lo sono i nostri familiari. Il pericolo di un incontro ravvicinato con un ladro “colto sul fatto” è una realtà con cui ognuno di noi spera di non dover mai fare i conti.
Per poter stare più sereni in qualsiasi situazione è dunque fondamentale dotare la nostra casa di un adeguato sistema di sicurezza. Un sistema antifurto dotato di sirena di allarme, di videocamere di sorveglianza, di sensori di prossimità o di un sistema nebbiogeno (o di una combinazione di questi elementi in base alla configurazione dell’ambiente da proteggere) è il migliore regalo che potete fare a voi stessi e alla vostra famiglia.
È necessario un installatore certificato per montare un antifurto?
Sul web si trovano tantissime offerte “low cost” e “fai da te”. Ma affidereste la sicurezza della vostra famiglia e dei vostri beni a prodotti di scarsa qualità o a installatori amatoriali? Per fare un parallelo, comprereste sul web e installereste voi i freni della vostra auto, per poi lanciarla in corsa in mezzo al traffico? La risposta, ovviamente, è no.
Per questo il nostro consiglio è sempre quello di rivolgervi a installatori qualificati, che rilascino le certificazioni di legge e che possano davvero assicurarvi una sicurezza su tutti i fronti.
Ora analizziamo le componenti principali di un sistema antifurto e qualche piccolo accorgimento per rendere ancora più sicura la nostra casa.
La centralina
La centralina è il cuore del nostro antifurto: è la parte che gestisce tutto il sistema. Solitamente si installa a muro, vicino all’ingresso, ed è alimentata dalla corrente elettrica, ma deve essere dotata anche di alimentazione a batteria che ne assicura il funzionamento in caso di blackout o manomissione dell’impianto elettrico. Può essere dotata di una tastiera alfanumerica per inserire il codice d’allarme o di avanzati sensori per il controllo biometrico dell’accesso al pannello di controllo.
Alcuni modelli di centralina possono essere collegati al web e le varie periferiche possono essere gestite attraverso uno smartphone. Dal nostro telefonino possiamo infatti controllare i sensori, avere immagini in tempo reale trasmesse dalle telecamere di sorveglianza, oppure possiamo attivare e disattivare l’antifurto con un semplice tap. Può essere molto utile quando si è fuori per vacanze o lavoro, ma dobbiamo permettere l’accesso a una domestica per le pulizie o a una persona incaricata di curare il giardino o dar da mangiare ai nostri animali domestici.
La centralina può essere connessa anche a un classico combinatore telefonico, che si occupa di chiamare attraverso la linea telefonica oppure tramite un numero preimpostato oppure quello delle forze dell’ordine, facendo scattare la macchina dei controlli.
La protezione perimetrale
Una parte fondamentale del nostro sistema di allarme è sicuramente quella relativa alla protezione perimetrale esterna: parliamo di quelle abitazioni dotate di cortile davanti, dietro o attorno alla casa, ossia quell’area che costituisce la prima via di accesso alla struttura. Ci sono diversi sistemi per intercettare i ladri ancora prima che arrivino all’edificio principale: barriere laser e le microonde.
Le barriere laser vengono solitamente installate nei varchi, nelle finestre o nelle porte: si tratta di fasci infrarossi (invisibili a occhio nudo) che partono da un trasmettitore e arrivano a un ricevitore di segnale. Solitamente questi dispositivi sono alloggiati in strutture di alluminio che consentono di creare vasti perimetri – aperti o chiusi – e qualunque attraversamento viene immediatamente notificato alla centrale. La protezione perimetrale a microonde invece crea dei fasci elettromagnetici invalicabili ai tentativi di intrusione. I migliori dispositivi sono immuni alle condizioni atmosferiche alle fonti di illuminazione ed ai disturbi magnetici.
La differenza tra i fasci infrarossi e le microonde è puramente fisica. I fasci sarebbero potenzialmente valicabili se riuscissimo a scavalcarli, ad esempio calandosi dall’alto (per questo è importante installarli ad altezze non raggiungibili dall’uomo). Le microonde invece permettono di rilevare una presenza in un’area, perché l’onda viene diffusa in tutto lo spazio che si va a proteggere.
Per la protezione degli ingressi, invece, si possono controllare porte e finestre attraverso dei sensori a tapparella oppure con dei contatti magnetici che inviano un segnale di allarme quando si tenta di aprirle dall’esterno.
Le telecamere di sorveglianza
Un sistema antintrusione può essere completato con le telecamere di videosorveglianza. I sistemi di videosorveglianza possono essere installati con diverse configurazioni e diverse tipologie di telecamere. Possono essere più o meno complessi, ma anche dal design ricercato per integrarsi negli arredi interni o esterni senza comprometterne l’estetica. Sono molto utili per sorvegliare l’ambiente 24/7 oppure per verificare che l’allarme non scatti per un “falso positivo”, come il passaggio di un animale o una busta portata dal vento.
Se già si dispone di un impianto antifurto, ma senza la protezione degli ambienti esterni o la videosorveglianza, è sempre possibile installare i nuovi sistemi di sicurezza sull’impianto esistente.
La sirena antifurto
Una sirena antifurto può essere interna o esterna. In entrambi i casi viene connessa alla centralina: l’output sonoro ha lo scopo di disorientare e mettere in fuga i malviventi. La presenza di una sirena all’esterno ha il compito di segnalare visivamente (con un lampeggiante giallo/arancio) e sonoramente (mediante una tromba acustica) eventuali tentativi di effrazione, richiamando l’attenzione dei vicini. La “scatola” esterna funge anche da deterrente verso i delinquenti: segnala la presenza di un sistema di sicurezza, scoraggiando i malintenzionati.

Il videocitofono wi-fi
Non fa parte di un sistema antifurto classico, ma è un utile add-on che può essere di aiuto in diverse situazioni. Il videocitofono connesso al cloud tramite wi-fi ci consente di rispondere al campanello anche quando siamo distanti da casa. In questo modo è facile far pensare di essere in casa a chi – malintenzionatamente – suona il campanello per verificare la nostra presenza.
La tua casa è protetta?

Se desiderate ricevere maggiori informazioni sui sistemi antifurto, oppure per sopralluoghi in Sardegna o preventivi personalizzati, potete contattare Sogartech ai nostri recapiti telefonici 070.238671 – 338.2032333 – 333.3939676 oppure scrivere all’indirizzo info@sogartech.it.