L’impianto elettrico è uno degli elementi più importanti per la funzionalità e il comfort di una casa, di un ufficio o di un’attività commerciale. Una corretta progettazione permette di evitare problemi e avere una casa vivibile e predisposta per installazioni e ampliamenti futuri (ad esempio domotica, automazione, sistemi di antifurto e videosorveglianza, etc) non previsti durante i lavori iniziali.
Anche la sicurezza di chi utilizzerà l’impianto è fondamentale. Per questo motivo è necessario affidarsi a tecnici specializzati, in grado di rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto realizzato e tutte le certificazioni a norma di legge.
Se si ha in programma un intervento sul proprio impianto, o se si necessita di un impianto ex novo, ecco una serie di consigli che possono essere utili quando si inizia a pensare a come distribuire prese, punti luce, elettrodomestici e apparecchiature elettriche di una casa o di un ufficio.
- È importante che la posizione del quadro elettrico e delle scatole di derivazione vengano definite insieme al progettista, in modo tale poter da cablare l’impianto in maniera efficiente.
- Il quadro elettrico deve avere un interruttore generale e almeno due differenziali “salvavita”.
- L’altezza minima dei punti luce deve essere di almeno 30 centimetri rispetto alla quota finale del pavimento (attenzione dunque allo spessore di massetto e mattonelle, se il pavimento è ancora da posare).
- Si deve progettare l’impianto elettrico tenendo conto delle esigenze di chi lo abiterà, ottimizzando il numero di prese a muro per evitare l’utilizzo di antiestetiche (e pericolose) ciabatte o multiprese.
- Se non si possono sfruttare i soffitti per i punti luce, si possono prevedere delle applique sulle pareti, in numero adeguato per una illuminazione uniforme degli ambienti
- Pensare in anticipo al tipo di frutto necessario per le prese relative agli elettrodomestici della cucina e prevedere un numero adeguato di prese Schuko in modo tale da non dover ricorrere ad adattatori o multiprese
- Se si deve installare un piano cottura a induzione in cucina, è spesso necessario potenziare il contatore portandolo ad almeno 4,5 kW.
- Quando si progetta la cucina, i bagni e il relativo impianto idraulico, bisogna tener conto che la distanza minima tra un punto acqua e un punto elettrico deve essere di almeno 60 cm
- I cavi di antenna tv e telefono devono essere separati rispetto ai cavi elettrici.
- Come anticipato, è buona prassi ipotizzare, prima della realizzazione dell’impianto, le eventuali funzioni che si desiderano implementare in futuro (domotica, automazione, sistemi di antifurto e videosorveglianza, climatizzatori, avvolgibili motorizzate, etc) in modo tale da evitare di realizzare in seguito canaline o dover rifare le tracce in una casa ormai abitata e arredata.
Inoltre bisogna sempre tenere a mente che se un impianto elettrico ha più di 15 anni è da ritenersi obsoleto. Se non dovesse risultare sicuro è bene aggiornarlo nel rispetto delle leggi vigenti. È consigliabile, inoltre, fare effettuare controlli di sicurezza sull’impianto almeno una volta ogni 5 anni.
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